Cioccolato di Modica IGP allo zenzero

rroccata tra i colli e baciata dal sole, c’è la città di Modica. I suoi abitanti sono fortunati, perché hanno la luce, il mare, la bellezza dell’arte, una natura generosa e un buonissimo cioccolato.

Alcuni decenni fa, però, la città perse la bellezza. Era metà inverno, una mattina splendeva il sole e gli anziani sedevano in piazza a chiacchierare. AD un tratto, come per magia, una nube nera ingombrò il cielo e oscurò la luce. “Sarà un po’ di pioggia” pensarono i modicani, ma la nube non andò via e, cosa più strana, nessuno se ne lamentò.

Tre giorni dopo successe una cosa ancora più assurda: gli alberi e i cespugli iniziarono a rimpicciolire, fino a scomparire. Anche allora, nessuno ci fece molto caso. Nell’arco di un mese il mare evaporò e il cioccolato perse il suo sapore. Gli abitanti, però, non si lamentavano, erano occupati, come i gatti, a rincorrere strani bagliori che spuntavano qua e là.

enzero, il paladino viaggiatore, lontano da mesi, il primo maggio fece ritorno a Modica e rimase impressionato da quello che trovò o, per meglio dire, da quello che non trovò più.

Capì subito che qualcosa non andava, allora chiamò a raccolta il suo esercito di nani operosi per riportare la città allo splendore di sempre.

I piccoli uomini si misero all’opera e usarono getti d’acqua e raggi di sole per far ricrescere gli alberi, sbocciare i fiori, riempire il mare e ridare sapore al cioccolato.

Zenzero, invece, seguì l’origine dei bagliori e raggiunse una grotta tetra.

ì si nascondeva il Mago Industriale, un vecchio rugoso che, con la magia, rubava i desideri belli perché voleva che ogni città diventasse brutta come lui, spogliandola della bellezza delle piccole cose e distraendo la gente con luccicanti specchietti per le allodole.

Zenzero non perse tempo, afferrò il Mago per il collo e lo buttò giù dalla collina, insieme a tutti i suoi specchietti. Quando il paladino viaggiatore tornò tra la gente, la trovò spaesata e confusa; aprì il sacchetto che teneva alla cintura e gettò nei loro occhi i semini della bellezza.

Tutti tornarono così ad apprezzare le piccole e grandi cose e non ci fu giorno più felice.